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Avvocato e denaro altrui
Avvocato: gestione di denaro altrui e trattenimento somme a scomputo delle spettanze. Per effetto dell’art.31 del Codice deontologico vigente, l’avvocato deve mettere immediatamente a disposizione della parte assistita le somme riscosse per conto della stessa. Ha diritto di trattenere le somme da chiunque ricevute a rimborso delle anticipazioni sostenute, con obbligo di darne avviso al cliente. L’avvocato ha diritto di trattenere le somme da chiunque ricevute imputandole a titolo di compenso:
Il codice deontologico forense disciplina i doveri dell’avvocato nella gestione del denaro ricevuto dal cliente o da terzi nell’adempimento dell’incarico professionale, doveri che sono collegati ai doveri di probità, dignità, decoro e indipendenza della professione e al dovere di diligenza, è previsto (art. 30 codice deontologico) che l’Avvocato deve gestire con diligenza il denaro ricevuto dalla parte assistita o da terzi nell’adempimento dell’incarico professionale ovvero quello ricevuto nell’interesse della parte assistita e deve renderne conto sollecitamente..
Vedi il contributo integrale dell’Avv.Leonardo Carbone su CFnews.it